Canali Minisiti ECM

Usa, primi test per un farmaco contro la leucemia pediatrica

Farmaci Redazione DottNet | 27/12/2018 16:58

Analizza una proteina chiave della malattia

Gli scienziati della Northwestern University di Chicago (Usa) hanno messo a punto due terapie in grado di rallentare efficacemente la progressione della leucemia pediatrica, per ora su modello animale. Hanno pubblicato tre studi negli ultimi 2 anni sulla rivista 'Cell' e ora arriva il quarto lavoro a conferma di quello che potrebbe diventare un 'super-farmaco' contro questa malattia, ma non solo: ha le chance per funzionare anche nel caso di tumori solidi di pazienti adulti, conferma la rivista 'Genes & Development'. La ricerca americana si basa su una proteina chiave responsabile della leucemia, chiamata Mll, che quando stabilizzata rallenta la patologia. Il prossimo passo sarà combinare i trattamenti messi a punto grazie agli ultimi 2 anni di ricerca in un' unica terapia da testare sugli esseri umani, in uno studio clinico. Questo, secondo le previsioni degli esperti, avverrà entro 3-5 anni.

Il tasso di sopravvivenza delle forme di leucemia che coinvolgono la proteina Mll è solo del 30%. I piccoli pazienti hanno una percentuale molto bassa di globuli rossi, cosa che li rende anemici, mentre hanno circa 80 volte più globuli bianchi rispetto alle persone sane. "Questi globuli bianchi si infiltrano in molti dei tessuti e degli organi e ciò è una delle principali cause di morte in queste persone", spiega l' autore senior Ali Shilatifard, professore di biochimica e genetica molecolare al Simpson Querrey Center for Epigenetics della Northwestern. "Si tratta di un cancro davvero mostruoso, con cui abbiamo a che fare da molti anni" e che si punta a sconfiggere proprio attraverso queste due nuove armi da combinare. E che potrebbero funzionare anche contro cancro alla prostata o al seno.

pubblicità

fonte: cell

Commenti

I Correlati

"Nuovo Jak inibitore riduce sintomi splenomegalia e migliora anemia". Rosati (Gsk): "Nuovo Jak inibitore già usato in 230 italiani"

Si tratta della prima terapia a base di CAR-T mirata all’antigene di maturazione delle cellule B (BCMA) approvata dalla Commissione europea per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo recidivato e refrattario che abbiano ricevuto almeno una l

Gli oppioidi sviluppano 'tolleranza', ovvero subiscono una progressiva riduzione dell'efficacia col rischio di doverne aumentare progressivamente la dose

Immunoterapia più chemioterapia raddoppia il tasso a lungo termine

Ti potrebbero interessare

Studio sui topi, migliore risposta immunitaria

Si tratta della prima terapia a base di CAR-T mirata all’antigene di maturazione delle cellule B (BCMA) approvata dalla Commissione europea per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo recidivato e refrattario che abbiano ricevuto almeno una l

Immunoterapia più chemioterapia raddoppia il tasso a lungo termine

Agisce anche sul trabecolato

Ultime News

La scoperta, che apre la strada alla ricerca di nuovi farmaci anti-obesità, è pubblicata sulla rivista Nature Metabolism dall'Università tedesca di Bonn e dall'Università della Danimarca Meridionale

“È il momento di alzare l’asticella, migliorando la competitività. Assicurando anzitutto una piena tutela della proprietà intellettuale”

La medicina difensiva spinge molti camici bianchi a prescrivere una ecografia o una visita in più costringendo però così chi ne ha davvero bisogno ad affollare le già lunghe liste di attesa. Anelli: fa discutere l'azione contro i medici iper prescrit

o rivela uno studio condotto dai ricercatori della Duke Health, sulla rivista Science Advances